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Firenze, finti agenti schiavizzano una donna: maxi condanna in appello

fonte: Repubblica.it – 25 marzo 2016

La coppia era finita in carcere due anni fa per reati commessi fra il 2008 e il 2009. La condanna ribaltata in secondo grado

Ribaltone in appello per James e Jane, la “coppia diabolica” finita alla sbarra due anni fa con l’accusa di aver schiavizzato, picchiato, costretto a commettere truffe e abusato sessualmente di una donna tra il 2008 e il 2009. I due, veri nomi Pasquale Di Noto e Catia Cannarozzo, si sarebbero presentati alla vittima come uomini dei servizi segreti: “Siamo agenti 007, vogliamo assoldarti nei reparti speciali dello Stato – le avevano detto – opererai sotto copertura, guadagnerai bene”. Quindi, stando al racconto della donna, sarebbero iniziate le violenze e le vessazioni alle quali però, tranne che per pochi episodi “minori”, i giudici di primo grado non avevano creduto. O almeno le avevano ritenute non provate, motivo per cui James e Jane erano stati condannati a pene lievi, sostanzialmente per truffa.

La Corte d’Assise d’Appello di Firenze, invece, ha creduto eccome al racconto della vittima. James, 46 anni, siracusano, è stato condannato a 13 anni e 8 mesi di reclusione. Jane, 42 anni, fiorentina, a 6 anni. Per tutti i capi di imputazione per cui a vario titolo la coppia era finita a giudizio: riduzione in schiavitù, truffa, lesioni, violenza, sfruttamento, minacce, sequestro di persona. “L’addestramento per il progetto di missione segreta” contemplava tra l’altro che la “recluta” fosse costretta ad avere rapporti sessuali per dimostrare la sua inibizione, a non dormire, a fare docce gelate, a lasciare sempre acceso il cellulare al quale i due telefonavano e facevano squilli per ore e ore, a farsi sparare addosso pallini di plastica con una pistola, a imparare a memoria innumerevoli sequenze alfanumeriche (“Sono codici segreti” le dicevano), a farsi spengere sigarette sulla pelle, a stare in piedi per ore senza possibilità di andare in bagno, a viaggiare in lungo e in largo per l’Europa “per reclutare altri agenti segreti”. Il difensore di James e Jane, l’avvocato Francesco Stefani, aspetta le motivazioni della sentenza per preparare il ricorso in Cassazione.